Alberto Maccagnani

  • Sembra che la pandemia abbia radicalizzato l’annosa questione della burocratura, la dittatura burocratica, verso le piccole e medie imprese del paese: alle pressioni normative e fiscali si è aggiunta la crisi di liquidità dei mesi più difficili dell’emergenza. Un’azienda come la vostra, che da oltre cinquant’anni rispetta regole e adempimenti di ogni genere nella commercializzazione di profilati in ferro verso privati e aziende, con quali mezzi e strumenti sta fronteggiando la nuova ondata pandemica? Il tessuto industriale italiano è costituito dal 95 per cento di piccole e medie

  • Sia durante sia dopo il lockdown della primavera scorsa lei ha servito le aziende clienti dei diversi settori del manifatturiero consegnando direttamente i materiali ferrosi richiesti. Quanto è stato importante incontrare i clienti in questa occasione? Durante i mesi di lockdown per l’emergenza da Covid-19 noi abbiamo continuato a servire le aziende clienti che restavano operative, fra cui quelle dei settori agricolo e farmaceutico, perché era necessario non interrompere le filiere produttive.

  • Da oltre cinquant’anni la vostra azienda, attiva nel commercio di ferro, ferro battuto e rottami metallici, non è stata mai chiusa se non durante i periodi festivi, al punto che il suo fondatore, Franco Maccagnani, è deceduto poco dopo avere abbassato la serranda, nella tarda sera.

  • La vostra azienda si occupa da oltre cinquant’anni di raccolta, trasporto e smaltimento di rottami metallici e ferrosi, legno e plastica. L’ampia gamma di lamiere, reti, tubi e profili in ferro di varie dimensioni e per diversi utilizzi vi consente di rispondere alle esigenze sia di privati sia di aziende operanti nei settori dell’edilizia, della meccanica e della costruzione di macchine agricole e la varietà dei vostri servizi è da sempre favorita dal vasto assortimento dei magazzini.
    Parte da qui la vostra strategia vincente? Noi abbiamo seguito la tendenza opposta a

  • La partita della salute, tema di cui apriamo il dibattito, non è estranea all’impresa nella misura in cui questa offre l’occasione di avviare un altro ritmo di vita, in direzione della qualità, a chi intraprende la scommessa della riuscita.

  • La sua azienda, attiva nel commercio di ferro e rottami dell’area bolognese, è nata nel 1967, in un contesto industriale italiano in grande trasformazione, e oggi la sua famiglia prosegue la tradizione.
    Quali sono le constatazioni che trae dalla sua esperienza nel settore? La Maccagnani Ferro è stata avviata dai miei genitori, Franco Maccagnani e Carla Parini, alla fine degli anni sessanta a Budrio. Mio padre aveva incominciato a lavorare all’età di 15 anni come corriere nella ditta Lodi & Maccagnani, avviata dal nonno, Amedeo Maccagnani, nel 1948.

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