Sitta Daniele

  • La città del secondo rinascimento è la città dello scambio, dell’incontro e del dibattito, anziché dello scontro e dei conflitti. Per dare un contributo a questa città, il suo assessorato ha sempre promosso la collaborazione fra i diversi attori, pubblici e privati, chiamati a intervenire sia nella riqualificazione di aree ed edifici storici, sia nella realizzazione di nuovi progetti…

  • La politica adottata dal suo assessorato si è sempre basata sul bilancio dell’avvenire, anche se ha sempre tenuto conto della memoria storica: basti pensare alla collaborazione con architetti come Mario Botta o Paolo Portoghesi, che valorizzano nelle loro opere la combinazione fra tradizione e invenzione. Inoltre, attraverso il cosiddetto Laboratorio della città, è cambiato l’approccio alla programmazione urbanistica, che ha visto coinvolti i cittadini e l’università, al punto che da varie città docenti e ricercatori sono stati invitati non solo a intervenire nei convegni e nei

  • Una delle questioni poste da Roberto Cecchi nel suo bel libro Il restauro (Spirali) riguarda l’organizzazione della tutela dei nostri beni culturali, che rischia di essere un’operazione esercitata solo su una parte del patrimonio storico e artistico italiano. Poiché questo patrimonio – che comprende oltre 500.000 immobili e interessa metà del territorio nazionale – è veramente considerevole, la sua conservazione richiede un lavoro immenso. Il primo criterio da stabilire è quello della catalogazione dei beni culturali, che consente d’intervenire con metodo e piena consapevolezza

  • Il direttore generale del Ministero dei Beni Culturali, Roberto Cecchi, con il suo libro I beni culturali. Testimonianza materiale di civiltà (Spirali) – che abbiamo presentato il 13 luglio 2007 in questa stessa splendida sala della Galleria Estense –, ci ha insegnato che l’intervento di tutela non deve essere episodico, ma una regola generale applicata al patrimonio che la merita. Ci ricordava che, per raggiungere tale obiettivo, sono necessarie una serie di azioni, tra le quali un censimento preciso – anche perché nel nostro paese sono oltre cinquecentomila gli immobili che

  • La lettura del ricco volume di Roberto Cecchi, I beni culturali. Testimonianza materiale di civiltà, è stata occasione d’informazione, di apprendimento e di riflessione affinché l’intervento di tutela e di salvaguardia diventi una regola generale, anziché episodica, diffusa a tutto il patrimonio culturale. L’Autore affronta il tema della catalogazione come un’azione prioritaria, così come tra l’altro prevedeva e sollecitava la Commissione Franceschini.

    Il nostro territorio ha un patrimonio culturale enorme, di valore inestimabile, i beni

  • Intervista di Anna Spadafora

    Il titolo della nostra rubrica, Come ascoltare gli edifici, è un invito alla cura della città. Quali sono i problemi che emergono e quali le proposte e le attività del suo assessorato per favorire lo sviluppo della qualità urbana?

    Il tema è di straordinario interesse, oltre che per noi di forte attualità, visto che ormai da un anno lo abbiamo posto al centro di una esperienza molto interessante e innovativa: il laboratorio di urbanistica della città.