Che cosa può dire una figlia dei cinquant’anni di attività
di suo padre? Ricordo che sin da piccola, a tavola, si parlava della Gape,
delle persone che ci lavoravano, dei clienti, delle cose che accadevano durante
la giornata. Ricordo che papà arrivava a casa molto stanco e si sdraiava sul
divano e io gli andavo vicino e poi mi sdraiavo con lui per sentirlo ancora più
vicino. Il suo odore sapeva di trucioli di ferro, e questo mi faceva provare
riconoscenza e rispetto.
C’erano anche momenti forti e impegnativi, e allora l’aria
che si respirava in casa era molto tesa.
A noi non