SIAMO INTERLOCUTORI DEI NOSTRI PAZIENTI
Nella sua intervista pubblicata nel numero precedente
della rivista, ci ha parlato della vostra esperienza nel nuovo campo
dell’implantologia zigomatica e pterigoidea e della ricerca che state portando
avanti con l’Università di Bologna e le case produttrici di tecnologia all’avanguardia.
A questo proposito, il mese scorso, lei ha partecipato a un corso in Brasile,
organizzato dalla Noris Medical… Sì, noi collaboriamo da diversi anni con
la Noris Medical, di origine israeliana, che ha una sede importante in Italia
ed è stata tra le prime aziende nel mercato odontoiatrico italiano a produrre
sistemi d’implantologia guidata zigomatica. Pertanto, ci vede concordi di buon
grado con loro nell’effettuare applicazioni pratiche su pazienti per verificare
la bontà della metodica d’impianti zigomatici extrasinusali, che cioè non
penetrano nell’area del seno mascellare ed evitano l’invasività degli impianti tradizionali.
In Brasile, anche tramite l’illustrazione di casi clinici, abbiamo approfondito
proprio questa metodica, che si può eseguire, oltre che manualmente, anche con
una pratica implantare guidata, tramite una mascherina realizzata ad hoc per il
paziente sulla base di una TAC. Al momento, nel panorama dell’odontoiatria mondiale,
la Noris Medical è l’unica ad avere sviluppato questa tecnologia. E noi la
seguiamo perché siamo attratti dalle esperienze più innovative, siamo sempre
stati pionieri.
E questo consente ai professionisti dei vostri Centri
Odontoiatrici Victoria di divenire interlocutori dei pazienti, perché riuscite
a dare sempre le risposte per ciascun caso in maniera specifica e particolare… L’interlocutore
dev’essere una persona con una preparazione ad hoc per far capire al paziente i
pro e i contro di ciascuna singola metodica.
Questo è importante ed è sempre l’approccio migliore che noi
teniamo a instaurare. Quando si sceglie una strada comune, sempre dopo avere valutato
i pro e i contro, tutto ciò che si fa viene condiviso, quindi aumenta la
soddisfazione del cliente per il risultato ottenuto.
Può accennare ad altre tecnologie in cui siete stati
pionieri? Noi siamo sempre interessati a esplorare metodiche e a materiali che
ci vengono proposti dai nostri partner odontoiatrici tecnologici.
Per esempio, abbiamo utilizzato con successo un enzima sotto
forma di gel che viene applicato al dente cariato e agisce sciogliendo la
carie. In questo modo, evitiamo l’uso di turbine e di altri strumenti invasivi
e dal rumore poco rassicurante. Questo gel è un prodotto testato e verificato
nella sua capacità di sciogliere la carie senza provocare ulteriori problemi,
perché agisce soltanto sui tessuti cariogeni e viene inattivato automaticamente
dal tessuto sano. È un prodotto che abbiamo introdotto per curare, in un primo
momento, i bambini e in seguito anche gli adulti odontofobici.
Tra le tante altre soluzioni che abbiamo adottato per
l’odontodonzia, abbiamo integrato quelli che erano gli apparecchi invisibili
con mascherine visibili nell’attività ortodontica con una ginnastica
masticatoria di caucciù.
Prescrivendo tale ginnastica per trenta minuti al giorno,
alcuni punti delle mascherine inserite scaricano nel palato e nella mandibola
la forza masticatoria impiegata, determinando una velocizzazione del processo ortodontico
e, agendo sulle sinfisi ossee, producendo risultati impensabili.
Sarebbe lungo l’elenco delle innovazioni che ho introdotto
in vent’anni di attività, nella mia pratica professionale prima e nei Centri
Victoria poi. Ma, se proseguiamo a provare sempre nuove metodiche e a verificarne
l’efficacia è perché vogliamo divenire sempre più interlocutori dei nostri
pazienti.