I PANNELLI SOLARI CHE GALLEGGIANO SULL’ACQUA
La vostra
società opera nel settore delle energie rinnovabili ed è specializzata nelle
attività di consulenza, progettazione e installazione di impianti alimentati da
fonti rinnovabili, sistemi di efficientamento energetico e gestione ambientale.
La pluriennale esperienza maturata nel settore, unita alla ricerca costante, vi
hanno consentito di registrare due brevetti industriali, fra cui i primi
pannelli solari galleggianti …
Attualmente
sono due le aziende nel mondo che producono questo tipo di impianti
galleggianti, una è francese, ma applica tecniche diverse, e l’altra è
l’italiana NRG Energia. Le nostre isole fotovoltaiche galleggianti, molto
richieste dai paesi esteri, sono un prodotto innovativo sul quale poche aziende
finora si sono cimentate, ma avranno un’espansione notevole nel giro di un anno
circa, per questo le abbiamo subito brevettate. L’Asia ha effettuato ingenti
investimenti nelle energie rinnovabili, e, insieme alla Cina, è fra i primi mercati
per numero di installazioni, assieme all’India e all’America.
Avete
installato anche a Imola una delle vostre isole solari. Quali sono i vantaggi?
Nel 2010
abbiamo realizzato la prima isola fotovoltaica galleggiante da 500 kilowatt,
quando ancora in Italia e nel mondo venivano realizzati impianti fotovoltaici
di grandi dimensioni edificati su terra, ma questo implicava che quella terra
non poteva essere utilizzata per esigenze connesse all’agricoltura. Allora,
abbiamo notato che in Italia e all’estero potevano essere impiegati per il
nostro progetto i bacini per l’irrigazione utilizzati dai consorzi di bonifica,
le cave dismesse e le miniere, che dispongono sempre di laghi artificiali. In
queste superfici d’acqua è possibile installare impianti fotovoltaici di varie
dimensioni e megawatt e non si presentano problemi di impatto ambientale.
Un altro
vantaggio di NRG Island, l’isola galleggiante sull’acqua, è dato dalla maggiore
resa della produzione di energia – fino al 15 per cento all’anno – per il
raffrescamento che la vicinanza dell’acqua assicura all’impianto.
L’innalzamento della temperatura nei mesi estivi, infatti, compromette
l’efficienza del fotovoltaico.
Inoltre, le
nostre isole preservano l’acqua dei bacini e dei laghi perché ne limitano
l’evaporazione, senza modificare le caratteristiche di flora e fauna. Questa
constatazione nasce dall’impianto che abbiamo costruito per le compagnie
minerarie in Ghana. L’installazione dell’impianto fotovoltaico galleggiante
potrebbe essere richiesta da un consorzio di bonifica, che costruisce bacini e laghi
artificiali per pompare acqua nei propri campi o per le serre. Predisponendo l’impianto
fotovoltaico sopra l’acqua, come un coperchio su una pentola piena d’acqua,
abbiamo calcolato un risparmio di circa 500 litri all’anno per ogni metro
quadrato coperto.
Nel 2008,
durante la grande siccità che si è prodotta negli Stati Uniti, soprattutto
nella zona di Los Angeles, il problema dell’evaporazione dell’acqua dagli
acquedotti è stato risolto con l’utilizzo di vasche di accumulo per l’acqua
potabile nelle città. In tale occasione sono stati ricoperti tutti i bacini
degli acquedotti con numerose sfere di plastica che galleggiano sulla
superficie dell’acqua, limitandone l’evaporazione.
Si
rivolgono a voi anche istituzioni di paesi esteri…
Due anni fa
siamo stati selezionati fra dieci imprese nel mondo per partecipare al bando di
gara indetto dalla municipalità della città di Singapore, per realizzare dieci
impianti da 100 kilowatt ciascuno da testare in un anno, in modo da capire
quale azienda ha le caratteristiche economiche, tecniche e di efficienza a cui
affidare la costruzione di un impianto molto esteso sui bacini di accumulo
vicino Singapore. In questo contesto abbiamo avuto la possibilità di dimostrare
i punti di forza del nostro progetto rispetto alle altre aziende in gara: dai
ridotti spazi di ingombro, alla facilità e velocità di montaggio, fino al
semplice accesso all’isola, camminando e trasportando comodamente materiali per
operazioni di pulizia e manutenzione, senza il rischio di cadere in acqua.