Quando ho visto il titolo del libro di Massimo Mola, Come ascoltare gli edifici (Spirali), ho pensato (per deformazione professionale) a un testo tecnico di acustica edilizia, ma, appena ho cominciato a leggerlo, ho capito che si trattava di qualcosa di più profondo.
Emergono valutazioni tecniche e aspetti culturali, calati in una realtà tecnologica e di benessere che spesso incontra contraddizioni molto forti tra esigenze di conservazione del patrimonio architettonico e di memoria culturale, da un lato, e “voglia” di sperimentare soluzioni, materiali, tecnologie innovative