Lo storytelling del politicamente corretto inneggia all’importanza dell’utile:
fioccano gli inviti a fare qualcosa di utile, per se stessi e gli altri, o a
rendersi utile, collaborando per il bene comune. I più audaci invitano a mirare
all’utile, purché, beninteso, non contrasti con l’etica sociale e non sia
confuso con il profitto, cui viene quasi sempre attribuito l’aggettivo “ingiusto”,
soprattutto se si tratta di utili d’impresa. L’importante è che non ci sia
qualcosa di inutile o di inutilizzabile: le campagne contro lo spreco, così in
voga, esigono che le cose siano utili,