Nel
libro di Ennio Cavalli Cose proprie. 1973-2003, sono state raccolte la maggior
parte delle poesie da lui scritte, tratte dalle opere L’infinito quotidiano,
Trent’anni, Carta intestata, Po e Sia, Libro di storia e di grilli, Libro di
scienza e di nani, Bambini e clandestini. Raccogliere tutte le poesie scritte espone a una
differenza di piani, a seconda dei periodi in cui sono state scritte, il modo,
il senso, il contenuto. Mi sono piaciute di più quelle sul servizio militare Naja
tripudians,
perché non solo registrano un “assalto” al quotidiano