Sulla porta, la targhetta “direzione”. Nella stanza, sul tavolo,
i libri, i documenti contabili, il computer, le penne e i fogli, ma anche i
resoconti giornalieri dei collaboratori. Nulla è fisso sul tavolo, ciascun elemento
è in viaggio. Mentre il telefono squilla, entra con impeto discreto un
collaboratore a chiedere conferme, a suggerire proposte, a ricordare un
appuntamento. E intanto occorre rispondere al telefono che squilla, appuntare
un nome, un’ordinazione da comunicare a chi è nel magazzino, nella fabbrica,
fra l’odore della carta e del grasso delle macchine della produzione. Non